Pace cari nella grazia sono la sorella Angela Caputo e vorrei condividere con voi la mia testimonianza. Una testimonianza che non si limita al semplice racconto della mia guarigione fisica (sebbene essa sia importante e sono grata a Dio per averla ricevuta), ma che (spero) possa essere uno spunto di riflessione su quanto sia fondamentale vivere appieno una vita spirituale consacrata a Dio.
Ultimamente, durante una predicazione del pastore Aldo Carbone in cui parlava dell’uomo spirituale nato da Dio, riflettevo su quanto molto spesso siamo portati a ripetere a memoria ciò che abbiamo appreso mediante gli studi, la lettura della Bibbia e gli insegnamenti; tuttavia, però, il più delle volte, non abbiamo sperimentato realmente ciò che confessiamo con la nostra bocca. La conoscenza mentale si limita ad una acquisizione teorica di concetti, ma non ha nulla a che vedere con il vivere una vita spirituale costantemente alla Presenza di Dio.
Sovente siamo portati a guardare ciò che succede nel mondo fisico, questo perché siamo ancora troppo carnali e poco spirituali. Difficilmente riusciamo a spogliarci dai nostri pensieri, dalle nostre afflizioni, dalle circostanze delle vita (come perdere il lavoro o avere una malattia) che influenzano il nostro stato d’animo e ci impediscono una vera e profonda comunione con il Signore.
Quando, invece, si vive una vera vita spirituale nati da Dio si comincia a vedere oltre l’umano ed entri in dimensioni non più terrene sciolto da quei legami, pensieri e afflizioni che soffocano il tuo essere interiore e ti impediscono di percepire il Signore.
Ho voluto farvi questa premessa affinchè possiate comprendere ancor di più la mia testimonianza che, come vi ho già scritto sopra, non si limita alla sola guarigione fisica.
Da circa 8 anni vivo in Bulgaria più per necessità che per volontà. Tra le tante cose che ho dovuto abbandonare nella mia città d’origine, c’era anche la comunità che frequentavo. Amando la comune adunanza ho cercato quindi alcune chiese locali e constatai, purtroppo, che erano molto "religiose" e "rituali", almeno quelle che avevo visitato. Non si percepiva la Potenza di Rivelazione della Parola e dello Spirito Santo.
Allora cominciai a seguire qualche studio tramite youtube, ma anche in quel caso fu molto difficile trovare uomini ripieni di Spirito Santo che parlassero e agissero mossi dal Signore.
Questo però non fu motivo di scoraggiamento per me perché (sebbene ami la fratellanza e la comunione fraterna nel Corpo di Cristo), non ho mai appoggiato la mia fede su un uomo o una chiesa, ma ho sempre confidato in Dio cercando di camminare nelle Sue vie e secondo la Sua volontà; ciò mi ha portato a fare delle esperienze vere e forti con il Signore e il Maestro stesso era sempre Colui che mi ammaestrava.
Ringraziando Dio non ho mai avuto grandi problemi di salute, ma 4 anni fa successe un fatto che ha sconvolto la mia vita. Mi trovavo in viaggio con mio marito in un paesino della Bulgaria per festeggiare il nostro decimo anniversario di matrimonio e, all’improvviso, iniziai a sentirmi male. Mi sentivo stordita, disorientata e confusa e, in concomitanza a questo, iniziai ad accusare dei forti dolori alla testa e al collo. Non avevo mai sentito nulla del genere e, non vi nascondo, che ebbi paura.
Decisi di fare una visita neurologica per capire cosa stesse succedendo. Mi fecero una risonanza e subì un intervento d’urgenza alla schiena perché ho rischiato una paralisi.
Tuttavia i dolori non mi lasciarono nè diminuirono, anzi peggiorarono espandendosi in tutta la zona lombare dorsale. Ebbi gravi danni a tutta la colonna vertebrale.
Durante le visite di controllo i medici si resero conto della presenza di alcuni osteofiti (piccole escrescenze ossee che si formano lungo i margini articolari di ossa colpite da processi erosivi cronici) che accentuano i fenomeni dolorosi; trovarono anche un’artrosi in tutta la colonna e 18 ernie, di cui una espulsa.
Mi sottoposero ad un'altra risonanza e mi diagnosticarono una malattia degenerativa chiamata "osteocondrosi", una malattia che provoca la frammentazione delle estremità ossee.
Facilmente intuibile che le mie condizioni di salute non erano delle migliori, ma il mio problema più grande non era tanto il dolore in sé, perché prendevo dei forti antidolorifici che mi aiutavano, quanto la rigidità e la tensione dei nervi che mi provocavano disagi alle braccia e all’occhio, avevo vertigini, nausee e non riuscivo più a camminare normalmente.
Non vivevo più serenamente la mia vita. Ogni volta che camminavo anche per soli 30 minuti passavo i due giorni successivi a letto.
Ho trascorso questi ultimi 4 anni allettata. Prendevo inoltre pillole per il cuore e soffrivo di extrasistole.
Come vi dicevo, non avevo mai avuto problemi di salute di questa entità e iniziai a pensare che forse era una punizione di Dio e cominciai a chiederGli se avessi fatto qualcosa per meritare quello che stavo vivendo.
Durante questo tempo ascoltavo attraverso la radio il caro fratello Gino Carbone che conoscevo da molti anni. Ogni qualvolta che predicava le sue parole mi fortificavano nello spirito, percepivo che era mosso dallo Spirito Santo.
E proprio un giorno di questi, in preda alla disperazione, mi convinsi a chiamarlo raccontandogli quello che stavo vivendo. Lui mi ascoltò con grande amore e, nel suo parlare, non cercò di consolarmi con parole di sapienza umana, ma attraverso una Parola che proveniva da Dio riuscì a rinvigorirmi nell’animo e mi consigliò di ascoltare le predicazioni del fratello, il pastore Aldo Carbone.
Quando ascoltai per la prima volta predicare il fratello Aldo ringraziai Dio per la Sua vita. Il mio cuore gioiva all’udire gli insegnamenti che portava e mi resi conto che il suo parlare andava oltre l’umana conoscenza...aveva dono di rivelazione! Fui grata al Signore per aver trovato questo suo servo in un momento in cui io mi sentivo smarrita e afflitta.
Ascoltando le sue predicazioni non sentivo le classiche “prediche domenicali religiose”, ma la Parola che portava era potenza di rivelazione. I suoi insegnamenti non erano insegnamenti sentiti da altri e ripetuti a memoria e si percepiva che ciò di cui parlava erano esperienze nello spirito che aveva vissuto in prima persona.
Ero grata a Dio perché avevo finalmente trovato una guida in mezzo al mio smarrimento; i sentimenti che provai furono tanti: gioia per aver conosciuto un servo che amava predicare la Pura e genuina Parola di Dio, ma anche tristezza perché, non essendo nella mia città, non potevo frequentare quella comunità e vivere ciò che i fratelli vivevano nello stare insieme.
Continuai a seguire da casa le predicazioni e, quando mi sentivo un pò abbattuta, di tanto in tanto, mi sentivo al telefono col fratello Gino Carbone che aveva sempre una parola di conforto e di forza.
Purtroppo non stavo affrontando soltanto delle sofferenze di salute, ma anche delle difficoltà in ambito lavorativo perché ero l’unica che in casa stava lavorando (dato che mio marito aveva avuto dei problemi). Ovviamente, a causa della mia condizione fisica, svolgevo il mio lavoro da casa distesa sul letto utilizzando il pc.
La domenica del 20 giugno 2021 ci fu un culto molto speciale in cui il pastore, per mezzo dello Spirito Santo, fu guidato a fare una preghiera di intercessione e di guarigione per liberare il popolo di Dio da ogni legame fisico e mentale, ma io avevo mancato di vederlo perché ero di turno al lavoro. A seguito di quella preghiera molti fratelli testimoniarono di avre ricevuto guarigione e, quando durante lo studio del mercoledì successivo (il 23 giugno 2021), ascoltai le loro testimonianze, provai una sorta di rabbia e delusione. Ero talmente abbattuta da non avere avuto quasi la forza di parlare con il Signore o pregare. La sola cosa che dissi fu “SIGNORE TU SAI DI COSA HO BISOGNO “.
Il mio scoraggiamento era così forte proprio perché sentivo dentro di me che anche io avrei potuto, per fede, ricevere guarigione dal Signore quella domenica proprio come gli altri fratelli.
Con determinazione e speranza andai a cercare quel video su youtube pur sapendo che non era in diretta. Lo ascoltai tutto fino ad arrivare al momento della preghiera. Fu un momento prezioso perché riuscì a sentire la stessa Presenza e la stessa potenza che percepirono i fratelli in chiesa. Ebbi come la sensazione che la linea spazio-tempo veniva abolita. Avevo la percezione di essere lì presente.
Dissi: “Signore Io ti sento” e Lui era lì con me manifestando la Stessa potenza! Conosceva la richiesta del mio cuore: la guarigione, ritornare a camminare e riuscire nuovamente a svolgere anche le cose più semplici a cui non sappiamo dare il giusto valore quando stiamo bene. Ci sembrano quasi scontate, ma nel momento in cui ci manca la possibilità di svolgerle prendiamo consapevolezza di quanto ogni cosa, anche la più piccola, sia un favore benevolo da parte di Dio.
Ed è proprio in questa prova che io posso testimoniare di aver sperimentato una vera comunione con il Signore perché, nonostante la difficoltà e la sofferenza in cui mi trovavo, io sentivo che Dio era con me. Gli dicevo “Signore preferisco stare in questa condizione, ma avere Te piuttosto che stare bene e vivere lontana dalla Tua Presenza”.
Dopo il culto continuai comunque ad avere i dolori, tuttavia rimasi con uno stato d’animo sereno perchè la mia fiducia era riposta nel Signore.
Poi, di lì a poco, ricevetti la brutta notizia del mio licenziamento improvviso. La cosa più pesante era il fatto che neanche mio marito lavorava e abitando in campagna era difficile trovare qualcuno disposto ad offrirti un lavoro, ma nonostante fosse un momento duro, non ero abbattuta.
Proprio in quei giorni ricevetti la telefonata della carissima sorella Rosy, moglie del fratello Gino Carbone, e le confidai la situazione che stavo vivendo. Lei mi domandò “adesso cosa pensate di fare?” e io, con grande fiducia nel Signore, le risposi “Rosy non è un problema mia, ma di Dio! Ho posto ogni cosa nelle Sue Mani preziose”. Sentivo veramente una profonda tranquillità perchè sapevo che il Signore sarebbe intervenuto in mio aiuto, avevo uno stato d’animo di totale arresa e fiducia in Dio...non erano le circostanze intorno a me a darmi pace e serenità (poichè, in realtà, quelle circostanze mi erano molto avverse), ma era il mio vivere con Dio, alla Sua Presenza, che mi faceva sentire in pace e serena.
Dopo 15 giorni vidi un annuncio di una grande azienda che cercava del personale con una conoscenza avanzata dell’inglese ed essendo la mia conoscenza di livello intermedio avevo pochissime speranze di essere assunta, ma mi sentii spinta a provare e feci un colloquio in videochiamata al termine del quale mi dissero che dopo due giorni mi avrebbero contattata. Due ore dopo, però, mi arrivò la mail di assunzione.
Mio marito e i miei figli erano preoccupati alla notizia del mio nuovo lavoro. Come avrei potuto stare seduta per 8 ore quando riuscivo, a malapena, a farlo per 2 ore? Ma io continuavo a riporre la mia fiducia nel Signore anche se, fino a due giorni prima di andare al lavoro, stavo ancora molto male.
Il primo giorno di lavoro mio marito mi accompagnò alla stazione e io salii sul treno domandandomi se l’indomani avrei avuto dolori fortissimi, ma fratelli, devo testimoniare glorificando il Signore che, proprio da quel giorno in cui salii sul treno, non ho mai avuto più dolori.
Sono già quasi 4 mesi che mi dirigo tutti i giorni al lavoro e rimanendo seduta 8 ore al giorno senza provare neanche il più piccolo fastidio e non prendo più neppure i farmaci.
Dopo 4 anni di dolori insopportabili e terribili sofferenze Dio ha compiuto l’opera Sua in me. Non conosco lo stato attuale della mia schiena al momento, perché non ho più fatto alcun controllo, ma per la grazia di Dio riesco a camminare e a svolgere tutte le normali faccende.
Finalmente Dio mi ha liberata. La mia fede, unita alla preghiera rivelata del pastore Aldo, ha fatto muovere la Mano di Dio in mio favore.
La mia gioia, però, non è solo per aver ricevuto la guarigione fisica, seppur ne sia profondamente grata al Signore, ma anche e soprattutto perchè in questi 4 anni ho compreso quanto sia fondamentale vivere costantemente alla Presenza del Signore, essere ripuliti da tutto ciò che è di ostacolo allo Spirito Santo per vivere dentro di noi, essere santificati, riconoscendo le nostre debolezze che, spesso, per arroganza o cecità spirituale rifiutiamo di vedere e riconoscere.
Dobbiamo arrenderci totalmente e in piena fiducia nelle Mani di Dio. Questa arresa vuol dire che niente deve più preoccuparci, nessuna malattia, afflizione, problema, pensiero o turbamento. Niente. Sono i pagani che pongono tutta la loro attenzione a queste cose e noi, in quanto figli di Dio nati dallo spirito, non dovremmo esserne sottoposti. Il nostro Dio è superiore a queste cose.
A volte percepiamo i nostri problemi come dei giganti che cercano di abbatterci, ma noi come Davide dobbiamo essere fiduciosi della vittoria che Dio ci pone nelle nostre mani, non temendo il nemico, ma affrontandolo e rivendicando quella vittoria in Cristo Gesù!
In tutto questo tempo ho sempre detto ai miei figli e a mio marito che, a prescindere da ciò che succede intorno a noi, non dobbiamo riguardare a quello come il tutto della nostra vita, poichè ogni cosa che viviamo in questa terra è momentaneo, niente ci appartiene, ma in ogni circostanza dobbiamo riguardare solo Dio. Quando la tua vita è costantemente alla Sua Presenza non dai importanza o peso a quel che ti accade intorno, perché vivi in una dimensione di beatitudine e in uno stato di profonda pace. Non è ciò che possiedi, con chi sei o quello che fai e ottieni che ti fa stare bene e felice, ma sei nella gioia vera e profonda solo quando sei con il Signore (a prescindere da quello che ti circonda).
Dobbiamo imparare a riguardare alle cose che non si vedono, a quelle eterne, che sono nello Spirito.
Quando il pastore fu guidato dallo Spirito Santo nella preghiera quella domenica, disse che percepì l’amore, la cura e la misericordia di Dio verso il suo popolo e che il Signore voleva liberarlo da tutti quegli spiriti negativi che lo tormentano ed io, nonostante lo abbia ascoltato in seguito, riuscì ad entrata nello spirito e percepire quell’amore che sentì lui. Il percepire quel sentimento, unito alla mia fede, produsse un tocco che mi portò guarigione.
Spero che questa mia testimonianza possa esservi di benedizione, Dio è buono, non è cambiato ed è vivente! La Sua Mano compie ancora prodigi e miracoli come al tempo di Gesù e degli apostoli.
Dio vi benedica!
Immagine presa dal web.
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