Cari fratelli, sono la sorella Alessandra e mi piacerebbe condividere con voi una esperienza che ho vissuto domenica 15 febbraio 2021.
Quella notte il Signore mi ha dato un sogno, ma è stato molto più di questo… era qualcosa di così forte e intenso tanto da sentire come se l’avessi vissuto veramente. Altre volte Dio mi ha dato sogni, ma questo era diverso, lo percepivo come una realtà, anche dopo essermi svegliata! Era un’esperienza nello spirito.
Questo è ciò che vidi:
Mi trovavo in spiaggia con i miei genitori, però non eravamo lì per prendere il sole o fare il bagno. Nulla di tutto questo! Volevamo semplicemente riposare un pochino e contemplare le meraviglie della natura di Dio. La gente intorno a noi era in costume, ma noi no, eravamo vestiti.
Decidiamo di sederci su degli asciugamano, chiacchierando tra di noi di cose molte semplici, senza curarci di chi ci stesse intorno. Ad un certo punto il cielo diventa cupo, tutto ricoperto di nuvole grigio scuro. Un fortissimo vento iniziò a soffiare e il mare divenne agitatissimo.
Osservando come all’improvviso il tempo fosse cambiato, notiamo che le persone in spiaggia, non curarti della pericolosità del mare, si tuffavano tranquillamente in acqua. Eravamo stupiti da tanta incoscienza e ci domandavamo come era possibile che la gente fosse così imprudente.
Noi, per sicurezza, decidiamo di sederci più lontani dalla riva. Ad un certo punto sentiamo delle urla provenire dal mare. Ci giriamo per capire cosa stesse succedendo e vediamo che si era sollevata un’onda altissima (uno tsunami) e ci stava raggiungendo. Io, rispetto ai miei genitori, mi trovavo più esposta a quell’onda, che mi raggiunge e mi trascina via senza che io avessi il tempo di realizzare ciò che stavo vedendo, ritrovandomi a rotolare all’interno di essa ingerendo acqua e sabbia.
Improvvisamente, però, tutto finisce e mi ritrovo in piedi di fronte al mare. Lo osservavo con grande calma e poi udì alle mie spalle una voce familiare che urlava disperatamente chiamandomi per nome. Mi volto e vedo disteso sulla sabbia il mio corpo e mio padre che mi stringeva tra le braccia chiedendo aiuto.
Capì che ero morta. Ma non ero per nulla spaventata o turbata, non ero presa da ansia o angoscia, non ero preoccupata per aver perso la vita, non provavo nessuna sofferenza o dolore per aver lasciato i miei affetti più cari, non perché non li amassi, anzi… Dio sa quanto è vero il contrario. Il fatto è che una volta che il mio spirito si era staccato dal mio corpo non percepivo più i sensi, le emozioni e le sensazioni che appartenevano ad esso. Era un’altra dimensione, non ero soggetta alle percezioni e ai sentimenti terreni.
Con una profonda calma, osservavo quello che stava accadendo davanti a me. Non sentivo agitazione, confusione, smarrimento o paura. Era come se il mio spirito fosse consapevole di ogni cosa e provavo una grande serenità.
Ad un tratto la scena intorno a me cambia e mi ritrovo in un altro luogo. Tutto intorno è bianco, un bianco luminoso e candido. Di fronte c’è un altissimo portone chiuso, anch’esso bianco.
Mentre lo osservo sento una presenza alla mia destra, mi volto e lì di fianco a me c’era il Signore Gesù. Non riuscivo a vedere il Suo Volto, una Luce meravigliosa si irradiava da esso, ma potevo percepire le Sue espressioni e ciò che emanava. Sentivo che mi guardava con uno sguardo tenero, dolce e pieno d’amore.
Mentre lo contemplavo (che momento meraviglioso ho vissuto) sentivo una profonda emozione, ogni cosa era composta, armoniosa, calma. Difficile da spiegare a parole.
Con un gesto molto delicato della mano mi indicò il grande portone bianco, mi voltai a guardarlo e si aprì davanti a me. Al di là di quel portone c’era il giardino più bello che i miei occhi avessero mai visto, un prato così verdeggiante, grandi alberi pieni di foglie, il cielo di un azzurro così meraviglioso da non saperlo neanche descrivere. Al suo interno c’erano tanti giovani e tante giovani, tutti vestiti con una lunga tunica bianca. Il loro volto emanava calma, serenità, gioia e, all’aprirsi del portone, si girarono verso di me. Con grande felicità tutti sorrisero chiamandomi per nome: “Alessandra!”, ”Alessandra!”. Mi conoscevano! Sentivo che, in quella dimensione, ogni cosa era conosciuta!
Emozionata e piena di gioia, mi slancio in avanti per entrare in quel giardino e sento che il Signore mi mette una mano sulla mia spalla per fermarmi. Ricordo che quel tocco era deciso, ma di una delicatezza e di una dolcezza inimmaginabili. Allora mi volto verso il Signore che mi dice “Non ancora! Devi tornare indietro e raccontare quello che hai visto!”.
A quel punto inizio a piangere disperatamente supplicando il Signore di non farmi ritornare nel mio corpo terreno. Non volevo lasciarLo! Continuavo a dirgli “Ti prego Signore, tienimi con Te, non mandarmi indietro! Io non voglio lasciarTi!”. Sentivo che era mosso a compassione per quelle mie lacrime e con grande amore mi disse “Persevera fino alla fine e presto sarai a casa!”. Fratelli, nello scrivervi questo piango ancora!
Dopo che pronunciò quelle parole mi ritrovai di nuovo nel mio corpo, in quella spiaggia dove ero morta, tra le braccia di mio padre che mi stringeva felice perché erano riusciti a rianimarmi e a riportarmi in vita.
Io però piangevo! Mio padre mi chiese il perché di quelle lacrime e, solo allora, capì perché il Signore mi aveva mandata indietro:
Dissi a mio padre “Papà, sono tornata in vita perché il Signore ha un messaggio per la Sua chiesa. Ci sono molti credenti che hanno paura della morte fisica. Ma sai, papà, la morte non è quello che noi pensiamo. Per noi figli di Dio non è dolorosa, non è spaventosa, non è angosciante. Nel momento in cui il nostro spirito e la nostra anima si separano dal nostro corpo noi non percepiamo più tutto quello che appartiene ad esso. Non provi paura, turbamento, ansia, dolore per aver lasciato tua moglie, tuo marito, i tuoi figli, i tuoi genitori…sei consapevole che il tuo tempo su questa terra è terminato e che ti aspetta la VERA VITA. Quello che il Signore ha preparato per noi è infinitamente meraviglioso e non è per nulla paragonabile a ciò che abbiamo su questa terra. Nel luogo in cui sono stata ogni cosa era perfetta, armoniosa, percepivi calma, gioia, serenità e beatitudine! Dio vuole che i Suoi Figli sappiano questo e ne siano consapevoli. Lui ci aspetta a casa.
Dopo queste parole mi risvegliai! Sentivo ancora forte quel dolore per non essere rimasta con il Signore, ma Gli ero grata per quella esperienza, per averLo potuto incontrare, per avermi concesso la grazia di vedere quel luogo glorioso dove Lui ci aspetta e sono determinata a lottare e perseverare per essere un giorno di nuovo lì e vivere per sempre con il Signore…AFFINCHE’ DOVE E’ LUI, SAREMO ANCHE NOI!
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